Judan $antana si racconta ai microfoni di ESSE A Magazine.
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ESSE A: Ciao Judan, ti diamo il benvenuto su ESSE A Magazine. Come stai e quali sono i tuoi progetti artistici in questo 2023 appena iniziato?
J$: Ciao ragazzi,e grazie dell’invito, va tutto bene,spero anche a voi.
In questo 2023 ho intenzione di non fermarmi neanche un secondo.
Ho passato anni alla ricerca di un momento giusto per pubblicare nuovi singoli,ma col tempo ho capito che il momento giusto non esiste,esiste solo il presente,il tempo scorre e non ti aspetta.
Dunque questo 2023 sarà ricco di sorprese,per ora posso dirvi che un nuovo singolo sarà disponibile a breve.
ESSE A: Il tuo nome d’arte ci ha incuriositi molto, raccontaci la sua genesi!
J$: Il mio nome d’arte, Judan $antana, ha un significato molto profondo.
Il nome Judan è nato dalle prime tre lettere del mio nome all’anagrafe e le prime 3 lettere del mio cognome (Giuseppe D'Andria) ed è da sempre stato un nome che, senza volerlo io personalmente, veniva riportato a Giuda (Apostolo traditore di Gesù), dunque successivamente decisi di aggiungerci il secondo nome $antana, che in spagnolo significa Santo.
Il nome Judan è il male,il nome $antana è il bene.
Dall’unione di questi due nomi nasce il nome Judan $antana.
Judan $antana sono io, ma Judan $antana siete anche voi che mi state intervistando, e anche tutti coloro che stanno leggendo quest’intervista sono Judan $antana, perchè Judan $antana significa “Persona” con il male (Judan) ed il bene ($antana) che c’è dentro ognuno di noi.
ESSE A: Dalla tua musica e dal tuo stile si nota una vera e propria passione per la street culture americana, quando e grazie a quale artista nasce questa devozione?
J$: Beh si, con il corpo sono qui a Salerno, ma con la testa sono tra le palme di Venice Beach durante il tramonto,o sotto i grandi grattacieli di New York a fumare una sigaretta con Ray Liotta, Robert De Niro e Joe Pesci.
La mia influenza da parte degli Stati Uniti D’America nasce praticamente il 19 marzo 2001, giorno in cui sono nato.
Sono sempre stato attratto dalla loro cultura musicale e cinematografica, nonostante noi qui in Italia non abbiamo nulla da invidiare avendo una storia alle spalle ben più lunga in confronto.
Musicalmente parlando la mia attrazione verso gli Stati Uniti D’America nasce grazie ai tanti artisti che passavano su MTV intorno al 2010: Macklemore,Wiz Khalifa,Rihanna,Black Eyed Peas,Eminem ecc..
All’età di 12-13 anni imparai a memoria il testo di Lose Yourself di Eminem e la canticchiavo per tutto il giorno.
Tra tutti questi Big della musica ce ne fù uno che però mi colpì in particolare: 2Pac.
Amavo e amo tutt’oggi il suo pensiero,la sua attitudine,il modo con cui voleva cambiare le regole,e la forza di non arrendersi davanti a nulla.
Tra l’altro il suo nome di battesimo Tupac Amaru Shakur proviene dal nome di un capo della rivolta indigena contro gli spagnoli durante il colonialismo in Perù: Tupac Amaru ll, nato il 19 marzo 1738, che corrisponde alla mia stessa data di nascita 19 marzo 2001.
ESSE A: Alcuni giorni fa hai rilasciato il tuo ultimo singolo 2NITE, singolo caratterizzato dal campionamento di I Gotta Feeling dei The Blak Eyed Peas e dall’indubbia capacità di conquistare l’ascoltatore sin dai primi secondi. Come sta andando e cosa ti aspetti da questo tuo singolo ?
J$: Il mio nuovo singolo “2NITE” è uscito su tutte le piattaforme digitali lo scorso Venerdì 17 Febbraio.
Il singolo risponde bene, a breve sarà fuori anche il video ufficiale.
È grazie a quest’ultimo se oggi sono qui a rilasciare un'intervista con voi.
Da questo singolo ho già ricevuto ció che mi aspettavo, oltre alla ottima risposta da parte degli ascoltatori, ho ricevuto la spinta che mi serviva per non fermarmi e cacciare i miei prossimi progetti.
ESSE A: Il nostro magazine ha lo scopo di puntare i riflettori sulla scena urban salernitana che è ricca di talenti, chi è l’artista emergente salernitano con chi piacerebbe collaborare?
J$: L’artista salernitano con cui mi piacerebbe collaborare di nuovo è Juchoo Playa.
Oltre ad essere mio fratello, dunque lasciando i nostri rapporti in un angolo, lo reputo uno degli artisti emergenti più forti che questa città possa sfornare.
I suoi testi sono pura poesia,ha un modo di scrivere che non ho visto ancora in nessun’altro, tratta temi che altri artisti al giorno d’oggi non trattano,ed è stato uno tra i pochi a non abbandonare mai il rap old school.
Vi consiglio di ascoltare “26 Aprile” di Juchoo Playa per farvi capire di cosa sto parlando.
ESSE A: Concludiamo sempre le nostre interviste, con un saluto. Puoi salutare e ringraziare chiunque tu voglia. Inoltre consigliamo ai nostri lettori sia l’ascolto di 2NITE che è entrata a far parte della nostra Playlist
J$: Ringrazio voi di ESSE A Magazine per questa intervista innanzitutto, vi auguro il meglio, spero possiate raggiungere tutti i vostri obiettivi.
Ringrazio e saluto anche te che stai leggendo,grazie alla tua lettura stai supportando me ed i ragazzi di ESSE A Magazine.
Per ultimo saluto e ringrazio chiunque mi supporta dal giorno zero,siete la mia forza.
Pace a tutti.
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