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Furto al CSA Jan Assen

La scena condanna il furto ai danni del CSA Jan Assen, ESSE A Magazine propone una raccolta fondi a sostegno del centro.



La scena Salernitana è stata scosso da un atto criminale recentemente perpetrato ai danni del Centro Sociale Jan Assen, un luogo noto per essere la cornice di numerosi eventi che promuovono la cultura hip-hop. 


Il furto, che ha visto la sottrazione di strumentazione musicale e attrezzature per un valore di migliaia di euro, ha non solo colpito il centro socialmente attivo, ma ha anche limitato la libertà di espressione artistica-musicale di una comunità che trova nell'hip-hop una forma di espressione autentica e inclusiva.


Il Centro Sociale Jan Assen, noto per essere un punto di ritrovo vitale per gli appassionati di hip-hop, è ormai da anni teatro di eventi che hanno contribuito a creare un tessuto sociale vibrante e inclusivo. La struttura ha svolto un ruolo fondamentale nell'offrire una piattaforma per artisti emergenti e ha favorito l'incontro di persone con la passione per la musica e la cultura hip-hop. La recente incursione criminale, dunque, non ha solo minato il patrimonio materiale del centro ma ha colpito duramente la sua funzione di promozione culturale.


Si legge da un comunicato ufficiale pubblicato sui social che tra gli oggetti trafugati, spiccano casse bluetooth, mixer e strumentazioni varie oltre a bibite e materiale per eventi. Questa attrezzatura non rappresenta solo un investimento finanziario significativo, ma anche la spina dorsale degli eventi organizzati presso il centro. La musica, in particolare nell'ambito dell'hip-hop, è una forma di espressione vitale e universale che permette alle comunità di condividere storie, esperienze e sentimenti. Il furto perpetrato al Jan Assen, pertanto, va oltre la sottrazione di beni materiali; è un attacco diretto alla libertà di espressione e alla coesione della comunità.


Diversi sono stati i volti della scena Salernitana che hanno condannato pubblicamente l’evento, molti di loro hanno calcato e calcano frequentemente il palco del Jan Assen. In numerosi post sui social media e in dichiarazioni ufficiali, gli artisti hanno sottolineato l'importanza di preservare spazi culturali come il Jan Assen e hanno denunciato il furto come un attacco alla libertà artistica e alla diversità di voci che l'hip-hop rappresenta. Anche noi di ESSE A Magazine cogliamo l’occasione per esprimere la nostra vicinanza agli amici del CSA Jan Assen e condannare pubblicamente questo atto criminale, ancor più deplorevole perchè perpetrato ai danni di chi con abnegazione promuove arte e cultura in un mondo sempre più arido di valori.


Nonostante l'atto criminale, ci auguriamo una risposta ancor più forte e concreta della scena che non deve limitarsi ad una condanna unanime nei confronti di questo atto criminale, ma ha il dovere di fare di più, noi di ESSE A Magazine siamo disposti ad organizzare una raccolta fondi oppure eventi di solidarietà  per testimoniare la forza della cultura hip-hop nel resistere alle avversità e nel riaffermare l’ impegno per la libertà di espressione.

Chiunque sia interessato e voglia sostenere questa iniziativa può contattarci attraverso il nostro profilo Instagram.


La speranza è che la comunità possa ricostruire e continuare a prosperare, mantenendo vivo il suo impegno per una cultura hip-hop inclusiva e libera.










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