Blue Channel - Rito Urbano
- Redazione ESSE A

- 28 lug
- Tempo di lettura: 1 min
Con Ave Maria, le Blue Channel tornano con un brano che colpisce dritto allo stomaco, mantenendo un’identità visiva e sonora potente e riconoscibile.

Con Ave Maria, le Blue Channel tornano con un brano che colpisce dritto allo stomaco, mantenendo un’identità visiva e sonora potente e riconoscibile.
Il nuovo singolo, prodotto da Fabio Musta, gioca su un equilibrio sottile tra spiritualità e forza urbana.
Il flow è chiaro, deciso, le parole scandite con precisione. Ogni barra affonda con controllo, senza fretta, lasciando spazio alle parole di respirare. Le due artiste italo-brasiliane, sorelle nella vita e nella musica, costruiscono una narrazione che fonde vissuto, visione e determinazione. Con le loro chiome afro e ancora una volta uno stile impeccabile, portano sulla scena salernitana un’immagine potente, curata e iconica, che richiama l’estetica della East Coast degli anni ’90 senza cedere al revival.
Il contenuti visivi confermano questo concept: sullo sfondo una chiesa, luci morbide, la sacralità tipica del gospel che incontra la cruda raffinatezza della strada, quasi un rito urbano che non ha paura di mescolare il sacro e il profano.
Non si tratta di un tributo nostalgico, ma di una reinterpretazione contemporanea e personale: un rito urbano in cui l’Ave Maria diventa mantra quotidiano.
Il beat incisivo di Musta, è il tappeto su cui le voci si alternano, lasciando parlare la personalità del duo. Il risultato? Un brano originale, che s’impone con stile e consapevolezza.
Con Ave Maria, le Blue Channel si confermano tra le proposte più originali della scena urban emergente, portando una voce fresca, visivamente riconoscibile e artisticamente già matura.










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